2018 13 December

Protegge gratis l段sola di Budelli dai cafoni e dalla spazzatura: lo vogliono cacciare

Protegge gratis l段sola di Budelli dai cafoni e dalla spazzatura: lo vogliono cacciare

Il Parco della Maddalena vuole cacciare da Budelli Mauro Morandi, 79 anni, da tutti conosciuto come “il custode” dell’isola, unico suo abitante. L’immobile occupato da Morandi, ex prof di educazione fisica di Modena che 30 anni fa ha deciso di lasciare la vita di città per ritirarsi sull’isola come un moderno eremita, è passato dal 2014, nelle proprietà del Parco, che ora ha deciso di demolire le volumetrie ritenute illegittime dal Comune di La Maddalena e restaurare il vecchio fabbricato per destinarlo ad attività di valorizzazione del sito.

Nell’agosto del 2017 gli era già arrivato lo “sfratto” ma a seguito della petizione online che Morandi aveva lanciato, con 18.000 firme raccolte, era stato “graziato”. Noi ovviamente non vogliamo che se ne vada perché negli anni ha contribuito a salvare dai vandali e dai rifiuti l’isola di Budelli, la perla della Maddalena con la sua spiaggia rosa (senza mai chiedere un euro a nessuno). Spiaggia che ora non è più accessibile perché in passato i turisti irresponsabili hanno rubato grandi quantità di sabbia.

LA STORIA DI MAURO
Mauro Morandi, 79 anni, e’ arrivato nell’isola di Budelli nel 1989 con un catamarano di 16 metri. Doveva fare una breve sosta, poche ore, per impratichirsi e poi, sulle orme di Moitessier, raggiungere la Polinesia. Dopo quasi 30 anni anni e’ ancora li, unico abitante dell’isola, a vegliare e proteggere questo paradiso come guardiano di Budelli. Mauro non costa nulla, vive della sua baby pensione di insegnante di educazione fisica.

Aveva raccontato qualche tempo fa: “Il Parco dice che non posso più restare perché non ci sono le condizioni di sicurezza e perché loro ovviamente non possono assumermi come custode. È questo il premio per il mio impegno a difendere la spiaggia? Fino a oggi chi si è preoccupato della mia incolumità? Non mi facciano morire in anticipo, mi lascino in pace. Da solo, tanto non chiedo niente a nessuno».

La sua è una storia di navigatore mancato. “Negli anni Settanta insegnavo educazione fisica a Modena. Ho tenuto duro per qualche anno, poi c’è stata l’opportunità della pensione-lampo e l’ho colta. Ero un contestatore, un personaggio scomodo». Dopo, ha aperto un negozio di abbigliamento vintage con la sua compagna. «È andato bene per diversi anni”. E il mare? “Più che altro la foce del Po, che ho navigato in lungo e in largo per almeno sei anni con una batana. Finché un’amica mi consiglia di leggere “Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach e prendo il volo”.

FONTE: https://www.giornaledellavela.com/



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