2006 3 July

Ad Emirates Team New Zealand il Valencia Louis Vuitton Act 12 e il Campionato Louis Vuitton 2006

Ad Emirates Team New Zealand il Valencia Louis Vuitton Act 12 e il Campionato Louis Vuitton 2006

Valencia, 2 luglio 2006 - Il Valencia Louis Vuitton Act 12 si chiude oggi e con lui si cala il sipario sulla stagione 2006 della 32ma America's Cup. Vincitore di questo Act e Campione Louis Vuitton Classe America's Cup 2006 è Emirates Team New Zealand (che aveva già vinto il titolo nel 2004). Moltissimi gli spettatori, a terra e in mare, e la maggior parte accompagnerà il vincitore fino alla banchina per la premiazione. Il Sindaco di Valencia Rita Barberá consegnerà al team kiwi il trofeo per la vittoria del Valencia Louis Vuitton Act 12 mentre Yves Carcelle, Presidente e CEO di Louis Vuitton, consegnerà il trofeo per il Campionato Louis Vuitton Classe America's Cup 2006. Curiosità: Emirates Team New Zealand è l'ultimo team ad incontrare ufficialmente il Defender Alinghi in un match race. La prossima volta, potrebbe essere a giugno 2007. "Non ho paura di mostrare dei segreti ad Alinghi", ha detto Dean Barker, "quello che vedono adesso non varrà più nel 2007. Per quella data avremo superato noi stessi". DIVISIONE UNO Alinghi pareggia i conti con Emirates Team New Zealand nel primo match del giorno ma perde la 'bella' consegnando all'ex defender di Coppa Act 12 e titolo stagionale. Nel primo incontro, Dean Barker taglia tardi ma esattamente dove voleva, sulla destra del campo, consigliata dai suoi uomini meteo. La prima bolina è faticosa per i kiwi che mantengono un vantaggio risicato alla prima boa (8") e al cancello (9"). La seconda vede moltissime virate e ancora i kiwi in testa per 9 secondi. Le barche si separano nell'ultima poppa ma una strambata scadente a bordo di NZL 84 è l'occasione che Alinghi attende per sferrare l'attacco ed effettuare il sorpasso: i kiwi vedono sfumare una vittoria che sentivano già in tasca mentre gli svizzeri recuperano brillantemente un match pericolante e pareggiano i conti con l'antico rivale. Nel match decisivo la tensione sale. "Non sono più aggressivo, solo più a mio agio con la nuova barca", aveva detto ieri Dean Barker. Confort o adrenalina, non importa: il risultato è stato un match race da manuale da parte del timoniere kiwi. Partito centrale e sottovento ad Alinghi, ETNZ naviga bene scegliendo di volta in volta il lato preferito. Alla prima boa, il vantaggio è di 12" per i kiwi. La poppa è combattuta ma il vantaggio di NZL 84 aumenta al cancello (19"). Nella seconda bolina il Defender scade in un vento peggiore; ne approfitta Barker allungarsi e vincere il match decisivo. Il match tra Luna Rossa e BMW ORACLE Racing non si corre: entrambe le barche sono state danneggiate durante una collisione avvenuta ieri. Al termine di un'udienza, la Giuria per la 32ma America's Cup ha assegnato la vittoria del match di sabato a USA 87 ed ha anche assegnato un punto agli americani come risarcimento per non poter correre il match odierno. BMW ORACLE Racing è quindi terzo in cartellone mentre Luna Rossa si classifica quarto. DIVISIONE DUE Shosholoza corre la 'bella' ma solo per posizionarsi in settima posizione, avendo perso 2-1 contro gli svedesi. Nel primo match Magnus Holmberg lotta per pareggiare i conti con l'equipaggio sudafricano. La partenza è stata data due volte per un errore del Comitato di Regata che ha sbagliato a segnalare la barca in anticipo sulla linea ed è stato costretto a ripetere lo start. Victory Challenge conduce sempre in testa ma Shosholoza è capace di un brillante recupero nella seconda bolina. La rimonta sudafricana galvanizza il pubblico in tv e in acqua ma non basta per ribaltare la situazione e la meritata vittoria va a Magnus Holmberg. Entrambe le barche finiscono la regata con la bandiera di protesta alzata ma non è detto che i team vogliano andare portare la questione davanti al giudice. Nel secondo match la partenza è decisamente per SWE 63, più veloce, più potente, più in controllo. Ma Chieffi non si arrende e comincia a virare cercando di portare l'avversario in errore. Alla prima boa, il vantaggio è per Victory (28") che da quel momento gestirà bene il distacco fino al traguardo, guadagnando la settima posizione in cartellone. Niente da fare per Mascalzone Latino Capitalia Team che subisce la seconda, decisiva, sconfitta da parte degli spagnoli. Ma tolta quest'ultima regata - da dimenticare per l'equipaggio italiano - Vascotto, Favini e Hansen possono andare davvero orgogliosi della strada fatta, del sesto posto conquistato in classifica e dei progressi complessivi del team. Tutti i risultati e altre informazioni sul sito ufficiale "americascup.com"



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