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2012 10 September

Maxi Yacht Rolex Cup

Maxi Yacht Rolex Cup
UNA SETTIMANA IMPERDIBILE DI PRESTIGIO E GRANDI IMPRESE

Appassionante, impegnativa, coinvolgente e animata da una costante evoluzione di design e tecnologia, la 23ima edizione della Maxi Yacht Rolex Cup, svoltasi a Porto Cervo, in Sardegna, si è nuovamente confermata come una delle manifestazioni più importanti nel mondo dello yachting. L'edizione 2012 è stata caratterizzata da regate molto combattute e condizioni variabili. Istituita nel 1980 e gioiello del portfolio internazionale Rolex yachting, la Maxi Yacht Rolex Cup, organizzata dallo Yacht Club Costa Smeralda (YCCS) e dall’International Maxi Association (IMA), quest’anno ha richiamato 34 Maxi yacht – lunghi 18.29 metri (60 piedi) e oltre – per una settimana di regate appassionanti e di grande livello.

Per gli armatori e per gli equipaggi in uguale misura, la Maxi Yacht Rolex Cup è l’evento assolutamente da non perdere del calendario agonistico annuale internazionale. Lo statunitense Hap Fauth, armatore del nuovo Mini Maxi di 21.94m Bella Mente, ha commentato: “E’ un evento spettacolare. Questo è probabilmente il posto migliore dove regatare in Mediterraneo. Amiamo venire qui. L’ospitalità è fantastica e l’International Maxi Association fa un ottimo lavoro con le regate. Il livello della competizione è eccellente, chi non vorrebbe essere qui?” “Sono stato qui dieci o undici volte,” ha commentato Brian Benjamin, armatore del Maxi Racer/Cruiser di 25.08m Aegir (GBR). “Ed è il primo evento che mettiamo in calendario ogni anno. Quando dio inventò la vela, creò questo ‘parco giochi’ per noi. C’è sempre vento, i percorsi intorno alle isole sono bellissimi e lo Yacht Club Costa Smeralda è magnifico.”

La varietà dei percorsi, che spesso includono scogli e venti variabili, offrono elementi appassionanti e sfide tattiche agli equipaggi. “La Maxi Yacht Rolex Cup è sinonimo di barche grandiose, scenari magnifici, acque turchesi e condizioni meteorologiche impegnative,” ha commentato Mike Broughton, navigatore del J-Class di 39.5m Velsheda (GBR).

Parere echeggiato da Mike Sanderson, nominato ISAF Rolex World Sailor of the Year nel 2006, che ha regatato nell’afterguard di Bella Mente. “Per me il fascino di venire ai mondiali Maxi sta nel vedere queste barche magnifiche. E’ un evento bellissimo. Rimango sempre sbalordito dalla potenza e dalle vele di questi yacht.”

Progetti grandiosi
La Maxi Yacht Rolex Cup è una vetrina dei trend attuali prevalenti nel design dei Maxi. Istituito nel 1980, l’evento nacque dal desiderio di offrire alla classe Maxi – molto popolare negli anni settanta – l’opportunità di sfidarsi in competizioni dirette di alto livello. Da allora, è stato un banco di prova intenso e ideale per numerosi progetti di Maxi ambiziosi e innovativi.

Tre dei 34 concorrenti di quest’anno sono yacht nuovi appena varati, che hanno introdotto alcuni cambiamenti importanti nel mondo dei Maxi yacht. Bella Mente e Stig (ITA) di Alessandro Rombelli hanno partecipato alla terza edizione del Mini Maxi Rolex World Championship. La flotta Mini Maxi è molto competitiva e in costante evoluzione. I due nuovi progetti di 72 piedi sono arrivati con l’obiettivo di sconfiggere il predominio di classe del due volte campione del mondo Rolex Mini Maxi, il fortissimo Rán 2 (GBR) di Niklas Zennström.

E’ una classe prolifica in termini di progetti, riflettendo i desideri di un gruppo di armatori molto competitivi che amano sfidarsi in combattute regate su barche di dimensioni simili. Si tratta di un trend che i proprietari dei Mini Maxi considerano molto positivo. Niklas Zennström è entusiasta di questa crescita: “Il fatto di avere quattro 72 piedi simili tra loro rende la competizione molto più viva e appassionante, tutti devono regatare al meglio sfruttando ogni situazione tattica. Questo è un campionato mondiale. Vincere non può essere facile, ed è così che ci piace regatare.”

Il primo esemplare di Wally Cento, Hamilton (GBR) di Charles Dunstone, ha fatto il suo debutto questa settimana a Porto Cervo, marcando un importante cambio di direzione. Rolf Vrolijk dello studio di progettazione Judel/Vrolijk spiega: “L’idea è progettare delle barche di una determinata dimensione con una duplice valenza, il che significa che possono essere usate sia per le regate sia per le crociere, ma con il massimo potenziale che possono trarre da questo compromesso.”

Sir Lindsay Owen-Jones, che ha partecipato all’evento con il Wally di 28.53m Magic Carpet 2 (GBR), e i progettisti dello studio di San Diego Reichel/Pugh stanno lavorando al secondo Wally Cento Magic Carpet 3, che sarà pronto nel 2013. E’ un progetto molto appassionante,” spiega Pugh, Presidente e co-fondatore del celebre studio di progettazione. “Non è un design da regata pura, e deve sottostare alle regole di classe in quanto a sistemazioni sotto coperta.”

Passione e determinazione
La Maxi Yacht Rolex Cup  2012 ha incluso quattro giorni di regate e due giorni persi a causa del tempo – il secondo giorno per temporali e pioggia torrenziale, e l’ultimo giorno per assenza di vento. Per gli equipaggi è stato un evento molto impegnativo. Vincere nelle acque di Porto Cervo è difficile e richiede calma, grande abilità tattica, ottimo lavoro di squadra, dedizione e a volte pazienza estrema.

Nella prima giornata, entrambi il Mini Maxi di 21.80m Shockwave (USA) e il Maxi Racer di 25.25m Highland Fling (MON) di Lord Irvine Laidlaw, hanno urtato degli scogli non mappati. Fortunatamente le barche sono state riparate in tempo per riprendere le regate il giorno successivo. Questo conferma il fatto che regatare tra le magnifiche isole dell’Arcipelago di La Maddalena non è sempre idillico come si pensa.

Ad alcuni equipaggi le condizioni variabili della settimana sono piaciute più che ad altri. Tom Whidden, tattico su Magic Carpet 2, spiega che sapersi adattare ai continui cambiamenti del vento e dei percorsi è essenziale: “Nelle regate intorno alle isole è molto importante prevedere i cambi di vento, poiché le prestazioni delle barche sono condizionate dalle vele, che a loro volta hanno un range e un angolo di vento ideale. Con queste barche enormi i cambi di vela sono molto impegnativi e laboriosi.”

Per tutti gli equipaggi la comunicazione è cruciale per le decisioni di bordo e la tattica. In passato gli equipaggi potevano comunicare solo passando parola per tutta la lunghezza della barca. Nel fervore delle regate, questo non era certo un metodo efficiente e a volte era un gran caos. “Su Velsheda ci vogliono molte persone anche per coordinare una semplice ammainata di spinnaker,” aggiunge Broughton. “La dimensione delle vele e del rig sono enormi. La comunicazione è uno degli aspetti più importanti per noi; le cuffie [wireless] sono molto utili e funzionano bene.”

Il semplice fatto di avere la barca più high-tech e innovativa non è garanzia sufficiente per conquistare la vittoria in un evento così impegnativo come la Maxi Yacht Rolex Cup. Il lavoro di squadra è un altro elemento determinate fondamentale per il successo. Steve Hayles, navigatore su Rán 2, ritiene che la coesione dell’equipaggio sia stata determinante questa settimana, culminata con un secondo in classifica nel mondiale Rolex Mini Maxi. “Questo team regata insieme da anni. E’ un gruppo compatto e lavoriamo con grande sintonia.”

Vincitori premiati
I team vincenti sono stati quelli che si sono meglio adattati alle condizioni mutevoli della settimana e ai vari percorsi allestiti dal Comitato di Regata.

Il Mini Maxi Rolex World Championship, con 12 partecipanti, è stato molto combattuto e teatro di un’appassionante sfida tra Rán 2 di Zennström e Bella Mente di Hap Fauth. Quest’ultimo ha dominato per tutta la settimana fino alla penultima giornata, quando Rán 2 ha colmato il distacco. Sfortunatamente i due non hanno potuto combattere l’atteso ‘match race’ dell’ultimo giorno a causa dell’assenza di vento. Entrambi gli equipaggi avevano vinto tre regate ciascuno, ma grazie a un secondo contro un quarto in classifica di Rán nel calcolo a ritroso, Bella Mente è riuscita a stroncare la supremazia di Zennström in questo evento  sin dalla sua inaugurazione nel 2010.

“E’ stata una settimana magnifica, abbiamo disputato delle grandi regate e siamo felicissimi del risultato. Tutti i concorrenti sono fantastici,” ha aggiunto Fauth. “E’ un onore regatare con avversari di questo calibro. Sono le regate più combattute che ho mai disputato,” ha commentato Fauth, che ha elogiato il lavoro del suo equipaggio durante una settimana così difficile. “Viviamo insieme. Siamo un team di 30 persone che viaggiano insieme, quindi conosciamo molto bene tutti i compagni di squadra. Vinciamo insieme, perdiamo insieme e speriamo di aver imparato a fare entrambe le cose.”

Nella classe Maxi Racing, c’è stata un’avvincente lotta tra quattro yacht molto diversi tra loro: il 30.48m (100 piedi) Esimit Europa 2 di Igor Simcic è stato il più veloce per tutta la settimana, ma in tempo compensato ha dovuto condividere la gloria con Highland Fling e Velsheda. Tutti e tre gli equipaggi hanno concluso  pari con otto punti, e la vittoria di ieri è stata sufficiente per assegnare il titolo all’equipaggio pan-europeo di Simcic. “Stiamo vincendo dall’inizio della stagione,” ha commentato Simcic, che aveva dominato in questa stessa classe nel 2010. “Questo non è il tipo di regata ideale per la nostra barca, soprattutto con vento forte. Il team ha lavorato duramente, poiché ogni secondo conta.”

Nella classe Maxi Racing/Cruising, aperta a yacht progettati per la regata e la comodità della crociera, Aegir 2 di Brian Benjamin ha replicato la vittoria che aveva conquistato nel 2010 con la sua barca precedente, questa volta conquistando quattro splendide vittorie. “Il livello della competizione è simile agli anni passati,” ha confermato Benjamin. “Due settimane fa eravamo in crociera e la settimana prossima lo saremo di nuovo, quindi dobbiamo ringraziare il team a terra che ci consente di modificare l’assetto della barca per la regata.”

Nella classe Wally, Magic Carpet 2 è probabilmente alla sua ultima partecipazione a questo evento: Owen-Jones, infatti, sta per passare al nuovo Wally Cento, Magic Carpet 3. Con tre vittorie di giornata, Magic Carpet 2 ha combattuto duramente contro il 28.60m Open Season (GBR) di Thomas Bscher. Per Owen-Jones questo è il terzo successo a Porto Cervo, dopo le vittorie del 2006 e 2008.

“E’ una regata sempre molto emozionante e incerta fino all'ultimo momento,” ha commentato Owen-Jones. “I distacchi sono sempre dell’ordine di pochi secondi, poiché le barche hanno rating simili e in qualsiasi momento tutto può andare storto!” Analogamente a Fauth, Owen-Jones ritiene che il successo della settimana sia da attribuire all’ottimo lavoro del suo team: “Cerco di scegliere le persone migliori e non ho paura di circondarmi di velisti più bravi di me!”

Il 34.13m Nilaya di Filip Balcaen ha dominato nella classe dei Supermaxi – la divisione più numerosa della settimana. Nilaya era il più piccolo dei Supermaxi, reso minuscolo dai giganti come il 66m Hetairos (CY), la barca più grande ad aver mai partecipato alla Maxi Yacht Rolex Cup. Tuttavia, la dimensione non è tutto e Nilaya, l’unico Supermaxi equipaggiato con vele da regata, ha tratto vantaggio dal fatto di poter manovrare più velocemente dei suoi avversari, grazie anche all’ottimo lavoro dell’equipaggio che regata insieme da oltre dieci anni.

La magnifica settimana in mare si è conclusa con la tradizionale premiazione in Piazza Azzurra davanti allo Yacht Club Costa Smeralda. Gli equipaggi vincenti sono stati premiti con orologi Rolex, il trofeo più ambito in quest’appassionante competizione di grandissimo livello.

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 Maxi Yacht Rolex Cup, porto cervo

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