Abolita la tassa di possesso sulle imbarcazioni, la nautica sorride
Fu tassa di stazionaento nel 2011, poi di tassa di possesso, poi fu abolita per le imbarcazioni sotto i 14 metri, dimezzata per quelle a vela e rivista ulteriormente. Oggi il Governo decide, finalmente, di abolirla definitivamente, restituendo un po di ottimismo a un settore troppo spesso trascurato, o peggio valutato in maniera punitiva, negli ultimi anni, quello della nautica. A dare l’annuncio sono i vertici di UCINA Confindustria Nautica, che mostrano soddisfazione per la ritrovata fiducia che questo provvedimento potrà dare al mercato.
“Quanto successo oggi è l’ulteriore riprova del confronto costruttivo dell’Associazione con le forze politiche e il Governo – ha dichiarato Carla Demaria Presidente di UCINA – che arriva in un momento importante. Servirà a ridare fiducia al mercato”
Era stato il decreto-legge 6 dicembre 2011 n. 201 “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”, conosciuto anche come “Decreto Salva Italia” del Governo Monti, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 284 del 06.12.2011 – Supplemento Ordinario n. 251, all’Art. 16, Disposizioni per la tassazione di auto di lusso, imbarcazioni ed aerei, a reintrodurre la tassa sullo stazionamento delle unità da diporto, dovuta da tutte quelle di lunghezza superiore superiori a 10 metri a partire dal 1° Maggio 2012. Con il decreto-legge del 21 giugno 2013, (convertito dalla legge 9 agosto 2013, n. 98) articolo 23, comma 2, gli importi della tassa erano rimodulati con esclusione dal pagamento per le unità dai 10,01 ai 14 metri di lunghezza e la riduzione al 50 per cento degli importi vigenti per quelle dai 14,01 ai 20 metri.
FONTE: www.newsliguria.com
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